Cinema e musica: l'italiano in vacanza

Passato prossimo. Una guida.

Cosa trovi nell'articolo

Passato prossimo, come si forma.

Il passato prossimo è un tempo composto, cioè formato da due elementi: il presente dei verbi ausiliari essere o avere e il participio passato del verbo principale. E’ un tempo del modo indicativo.

Soggetto

Ausiliare

Verbo principale

Io

sono

entrata/o

Tu

sei

andata/o

Lei/lui

È

uscita/o

Noi

siamo

entrate/i

Voi

siete

andate/i

Loro

sono

uscite/i

Soggetto

Ausiliare

Verbo principale

Io

ho

 

Tu

hai

comprato

Lei/lui

ha

finito

Noi

abbiamo

mangiato

Voi

avete

 

Loro

hanno

 

Participio passato: come si forma e le forme irregolari.

Il participio passato di un verbo regolare si forma aggiungendo le desinenze –ato, –uto, –ito alla radice del verbo.

Amare – amato

Vendere – venduto

Finire – finito.

Alcuni verbi hanno il participio passato irregolare. Ecco qualche esempio:

Infinito

Participio passato

Aprire

aperto/a

chiedere

chiesto/a

chiudere

chiuso/a

decidere

deciso/a

dire

detto/a

fare

fatto/a

leggere

letto/a

mettere

messo/a

prendere

preso/a

raccogliere

raccolto/a

rispondere

risposto

scrivere

scritto/a

succedere

successo/a

togliere

tolto/a

vedere

visto/a

Ausiliare essere o avere? Come scegliere l’ausiliare?

  • Si usa l’ausiliare essere con i verbi intransitivi, i verbi che non sono seguiti da un complemento diretto, ma da un complemento indiretto, preceduto da una preposizione: sono entrata in casa, siamo usciti dall’albergo, sono partiti per Milano.

I verbi che vogliono l’ausiliare essere sono i verbi di movimento: andare, venire, partire, tornare, entrare, uscire; i verbi di stato: essere, stare, restare, rimanere; i verbi che indicano cambiamento: nascere, crescere, morire, cambiare, diventare; i verbi riflessivi: pettinarsi, guardarsi, vestirsi, prepararsi; i verbi impersonali: piacere, succedere, bastare, volerci; i verbi: cadere, riuscire.

Eccezioni: tra i verbi di movimenti NON vogliono l’ausiliare essere: camminare, passeggiare, attraversare, viaggiare e i verbi che indicano attività sportive: ballare, sciare, nuotare.

  • Si usa l’ausiliare avere con tutti gli altri verbi che si chiamano transitivi, cioè quei verbi che reggono un oggetto e che rispondono alla domanda: chi? che cosa? Ho mangiato una mela; ho comprato due libri; ho guardato le vetrine dei negozi in centro, ho incontrato Giacomo.

Verbi che vogliono sia l’ausiliare essere che l’ausiliare avere.

  • Alcuni verbi possono essere usati in modo transitivo, e vogliono l’ausiliare avere, o in modo intransitivo, e vogliono l’ausiliare essere. Ieri sera ho finito il libro; il film è finito a mezzanotte; lo studente ha aumentato le ore di lezione; gli stipendi per fortuna sono aumentati. I verbi più comuni che possono essere usati sia in modo transitivo che intransitivo sono: aumentare, cambiare, finire, crescere, passare, scendere, salire, suonare, seguire. Giorgio ha cambiato la macchina; Luigi è cambiato molto in questi due anni. Gli studenti hanno seguito la lezione con interesse; alle ultime decisioni del Governo sul salario minimo, sono seguite numerose proteste; Giorgia ha cresciuto i suoi figli da sola; Marco è cresciuto in Svezia.

Accordo con il participio passato.

  • Il participio passato dei verbi che vogliono l’ausiliare essere si accorda in genere e numero con il soggetto della frase. Ieri Maria è andata al cinema; ieri Mario è andato al cinema; i miei amici sono andati in pizzeria; Gianna e Lisa sono rimaste a casa.
  • Il participio passato dei verbi che vogliono l’ausiliare avere rimane invariato. Ieri Maria ha mangiato una mela, ieri Mario ha mangiato una mela.
  • Se i verbi transitivi al passato prossimo sono preceduti da un pronome personale diretto, il participio passato si accorda con il pronome. Ieri Giacomo è uscito, lo ho visto al cinema. Ciao Anna, ieri ti ho vista insieme a Giacomo al cinema.
  • Se i verbi transitivi sono preceduti da un pronome indiretto, il participio passato NON si accorda. Hai parlato con Valeria, si le ho parlato ieri sera al telefono. Hai telefonato al tuo collega? Si, gli ho telefonato ieri sera.
  • Se un verbo transitivo è preceduto da un pronome combinato, il participio passato si accorda con il pronome diretto. Hai comprato il regalo a tua sorella? Si, glielo ho (gliel’ho) comprato. Hai portato la torta a casa di Federica? Si gliela ho (gliel’ho) portata.

L’ausiliare dopo i verbi modali

  • Con i verbi modali al passato prossimo (dovere, potere, volere) si usa l’ausiliare del verbo all’infinito che segue. Ho dovuto prendere i bambini da scuola ieri pomeriggio; sono dovuta andare a prendere i bambini a scuola ieri pomeriggio; Giorgio è voluto andare a scuola a piedi; Laura ha voluto comprare un regalo per Sandra; ieri sera non sono potuta uscire perché ho finito tardi di lavorare; non ho potuto comprare il regalo per tuo fratello.

Passato prossimo. Quando si usa.

Il passato prossimo è il tempo del passato più usato in italiano. Esprime un’azione passata e compiuta che ha un inizio e una fine. Di solito viene usato in riferimento ad azioni la cui durata è specificata da espressioni di tempo limitato. Carmela e Mario sono stati sposati a lungoLucia e Angela hanno chiacchierato per ore; sono andati in discoteca e hanno ballato fino all’alba; abbiamo studiato tutti i giorni dal lunedì al venerdì; ho studiato il francese per 4 anni; per tutto l’inverno non ho fatto altro che leggere i libri di Carofiglio.

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